Mi e' piaciuto l'articolo, grazie per averlo condiviso! Interessante l'accenno su come i giornali italiani parlano della nuova candidata Dem. Dice molto della mentalita' italiana, credo.
Grazie mille a te! E sì, purtroppo dovremo fare i conti con quella mentalità… spero di sbagliarmi, o comunque che sia l’occasione per mettere in discussione le (false) certezze su cui l’atteggiamento della stampa si basa.
Non mi sorprende che sia questa l'analisi di un commentatore di centrodestra. Innanzitutto dubito che Harris inizierebbe la solitudine, anzi: gli USA prenderebbero molto sul serio il proprio ruolo negli equilibri geopolitici mondiali. Allo stesso tempo, non penso che sia così che dobbiamo leggere un'eventuale "riduzione" del potere statunitense oltre i propri confini: io sono convinta in generale che l'Europa debba credere di più nella sua capacità di ergersi alla pari o al di sopra degli Stati Uniti in questo senso. Sono critica nei confronti dell'idea che *solo* il mondo occidentale (USA ed EU) possa avere questo tipo di leadership, ma non si può negare che la realtà sia questa - e se la realtà è questa, non dobbiamo spaventarci all'idea di una maggiore responsabilità nelle nostre mani. L'eccezionalismo americano pecca di mancanza di umiltà, e questa mancanza di umiltà ha sempre avuto ripercussioni serie se non gravi sul resto del mondo. La possibilità di ridefinire il concetto di leadership mondiale, e i valori che ne stanno alla base, è molto allettante.
Ciao! Provengo dagli Appunti di Stefano Feltri.
Mi e' piaciuto l'articolo, grazie per averlo condiviso! Interessante l'accenno su come i giornali italiani parlano della nuova candidata Dem. Dice molto della mentalita' italiana, credo.
Grazie mille a te! E sì, purtroppo dovremo fare i conti con quella mentalità… spero di sbagliarmi, o comunque che sia l’occasione per mettere in discussione le (false) certezze su cui l’atteggiamento della stampa si basa.
Spero che vinca Harris e che sia un'ottima presidente, altrimenti sarà durissima per le prossime candidate a venire
Hai proprio ragione. Più rimandiamo questo momento, più farà fatica ad arrivare.
Non mi sorprende che sia questa l'analisi di un commentatore di centrodestra. Innanzitutto dubito che Harris inizierebbe la solitudine, anzi: gli USA prenderebbero molto sul serio il proprio ruolo negli equilibri geopolitici mondiali. Allo stesso tempo, non penso che sia così che dobbiamo leggere un'eventuale "riduzione" del potere statunitense oltre i propri confini: io sono convinta in generale che l'Europa debba credere di più nella sua capacità di ergersi alla pari o al di sopra degli Stati Uniti in questo senso. Sono critica nei confronti dell'idea che *solo* il mondo occidentale (USA ed EU) possa avere questo tipo di leadership, ma non si può negare che la realtà sia questa - e se la realtà è questa, non dobbiamo spaventarci all'idea di una maggiore responsabilità nelle nostre mani. L'eccezionalismo americano pecca di mancanza di umiltà, e questa mancanza di umiltà ha sempre avuto ripercussioni serie se non gravi sul resto del mondo. La possibilità di ridefinire il concetto di leadership mondiale, e i valori che ne stanno alla base, è molto allettante.