Sono stata troppo ottimista
La quantità e la natura del materiale e della mia esperienza sono tali per cui ho bisogno di più tempo per condividere un primo aggiornamento dal mio viaggio-inchiesta con chi mi legge qui
Ho scritto e riscritto tante versioni incomplete di questo primo aggiornamento dal mio viaggio-inchiesta sulla parità di genere e il trattamento delle donne in Italia, ma la verità è che la quantità e la natura del materiale che sto raccogliendo, e il tipo di esperienza che sto vivendo, sono tali per cui ho bisogno di più tempo per condividere con chi mi legge su questa piattaforma uno scritto conciso e dritto al punto. Ed è tempo che, semplicemente, faccio fatica a trovare. Sono in giro dalla mattina alla sera a raccogliere interviste — e se non sto guidando, mi sto imbarcando su un aereo — e se voglio capirle, queste interviste, e tirarci fuori qualcosa, ho anche bisogno di lasciare che il mio corpo e la mia testa possano riposare.
E quindi questa edizione della mia newsletter chiede a chi mi legge di perdonarmi se non riesco ancora ad aggiornarvi con la frequenza che desideravo. Spero di arrivare a un punto tale per cui mi verrà più facile scrivere pezzi concisi che non descrivono i miei incontri con gli italiani in dettaglio — come ancora mi viene da fare, e come non vorrei che fosse, perché il recipiente ultimo del materiale che raccolgo è un libro, non Substack — ma li riassumono nel loro essenziale, lanciando piccoli spunti.
Vi chiedo di non abbandonarmi, però, perché il momento di questa condivisione arriverà. Nel frattempo, mi trovate su Instagram. Qui sto raccogliendo citazioni, pensieri e riflessioni dalla strada, senza preoccuparmi della forma alla quale per forza di cose devo stare più attenta qui su Substack.
Mi sto rendendo conto sempre di più di quanto io abbia bisogno di silenzio quando esco dalla modalità intervista. È solo nel silenzio che queste interviste troveranno il loro senso. È solo il silenzio che mi farà trovare le parole che porterò qui.
Un abbraccio e grazie per continuare a tenermi compagnia lungo la strada!
—Enrica